sabato 27 giugno 2015

Supernova


La cosa strana è, da un giorno all’altro, non sapere più niente della persona con cui condividevi tutto, che conoscevi intimamente, condividevate tutto, ogni giorno, tutto quello che succedeva ogni giorno e dopo, all’improvviso, da un momento all’altro, non sai più niente e non hai neanche il diritto di chiamarlo oppure sì, chiamalo pure, ma tutto diventa imbarazzante, anche le cose più semplici diventano imbarazzanti. Smettere di avere diritto all’altro, perderlo completamente, come se niente fosse.
Romina Paula, Agosto. 

Quant'è importante per le persone uscire bene da una situazione.
Cercare il momento adatto o le parole giuste, per non dover vivere con le conseguenze di uno strappo doloroso ma preferendo un lieve, quasi inesistente dolore progressivo. Io invece mi sento fin troppo facilmente messa in gabbia e all'uscirne bene preferisco uscirne.
Mi lascio completamente soffocare dai miei sentimenti, non penso, esplodo. Per tutta la mia vita mi sono sentita strana per questo mio modo di affrontare le cose, per questa mia tendenza a non saper chiudere bene ma a cercare sempre di bruciare tutto, ogni cosa possibile per non voltarmi più indietro. Ho cercato spesso di cambiarla quando realizzavo di avere qualcosa da perdere, qualcuno da perdere e mi mettevo a tacere, mi frenavo, mi zittivo...eppure non funzionava mai, perché tempo dopo finivo per scoppiare e farmi terra bruciata intorno.
Ne ho sofferto...
Ma una persona a cui voglio bene mi ha detto "la tua non è agitazione, è cuore. tu sei un concentrato di passione, dai sempre tutto" e allora... allora sto imparando a voler bene a quel 'mostro' che mi ha sempre causato problemi. A volte succede, credi che una cosa sia in un modo e non riesci a vederne le sfumature e così è stato per me. Spesso basta fermarsi un attimo, perché come dice il mio babbo tutto nel mondo ha una connotazione positiva con delle controparti negative, oppure ha una connotazione negativa con delle controparti positive: non c'è niente che sia o tutto bianco o tutto nero ma ci sono mille variazioni nel mezzo che spesso ci ostiniamo a non voler vedere.
Lo sto accettando. Va bene avere dei limiti.
Va bene avere un'oscurità, se quell'oscurità il più delle volte esce fuori per proteggerti e avvertirti.

Brucio i ponti per non ripassarci più, brucio i ricordi per non poterli riguardare, brucio ogni cosa per non pensarci. Questa è la mia controparte negativa, mentre la mia connotazione positiva è la realtà che metto nelle cose che faccio, che dico, che penso e che provo.
Sono "tutta cuore" e spesso avrei voluto non essere così... avrei voluto non esserlo perché tante volte avrei desiderato dire "rimani qui, ti voglio bene non riesci a capirlo, non ti arrendere con me" e invece ho urlato cose orribili.
Però poi penso che forse doveva andare così, che perdere  le persone a cui vuoi bene non è necessariamente un male, perché si ottiene sempre di meglio, basta volerlo vedere e volerlo coltivare. Perché ogni cosa e ogni persona ha bisogno di essere vista per quello che è, e se qualcuno non lo fa è giusto lasciarlo indietro. Abbiamo bisogno di essere visti, e di non avere filtri... e forse siamo fatti per poche persone ma, come dice un libro di mia conoscenza, meglio avere una sola, speciale rosa, piuttosto che un giardino pieno di fiori che non guardi mai...