domenica 6 agosto 2017

Persone che sognano, persone coraggiose

Sto immersa in un silenzio di pace, sento solo il ticchettio dell'orologio e il rumore dello scorrere dell'acqua nella vasca dei pesci.
Ho mal di collo, continuo a stiracchiarmi da tutto il giorno non facendo che peggiorare la situazione; un classico nella mia vita, quando qualcosa tende a farmi male cerco di far "bruciare il fuoco più in fretta" per potermene liberare.
Sto sempre a chiedermi che intenzioni hanno le persone con me, cosa stiano pensando, come se cercassi di proteggermi da ulteriori cadute, come se cercassi di non consumarmi ed esaurirmi ulteriormente. Cerco di indovinare cosa vogliono, in modo da poterglielo dare e salvarmi, ma ieri quando mi sono trovata a camminare in una strada sconosciuta e silenziosa ho sentito così tanta tranquillità in me da capire che in fondo non mi interessa.
Tutto quello che ho passato finora ha avuto un motivo, accrescermi. Mi sono accadute molte cose, alcune non le auguro a nessuno, altre vorrei capitassero a tutti per quanto sono state belle. Ho avuto fortuna nella mia vita, io credo, ma di certo sono stata la prima a trarre il meglio da tutto quello che mi è successo. Se c'è una cosa che ho capito è che quando ci si trova in una situazione insostenibile, l'unica cosa da fare è cercare qualcosa di buono in essa, che qualcosa c'è sempre.
In questo modo uno può sopportare qualunque cosa, e può scoprirsi infrangibile a quello che la vita gli tira addosso. 

Non m'importa di sapere cosa frulla nella testa degli altri quand'è con me, o quando non lo è. M'importa che le persone con cui decido consapevolmente di passare il mio tempo, a cui dedico le mie energie mentali e fisiche siano oneste e buone con me. Se non lo sono, meglio per me che mi allontani. Ho smesso da molto tempo di vedere queste situazioni come mie mancanze, come mio avere qualcosa che non vada.
Non riguarda me, io riguardo me. 
Tocca a me pensare ad essere più limpida, sincera e reale possibile, ad evitare di ferire senza motivo, a tentare di comunicare al meglio possibile.
Quello che faccio, penso e dico riguarda me, e non mi va più di prendermi la responsabilità per gli altri, di pensare che se qualcuno mi illude, mi prende in giro, si comporta male con me allora è colpa mia. Non lo è. La gente fa una marea di cose senza sapere perché le sta facendo, e questo a me fa uscire di testa, non lo sopporto.
Ho l'età per capire quando è colpa mia, per capire quando c'è qualche schema mentale sbagliato nella mia testa, e quando invece è semplicemente colpa degli altri.
Sto imparando a guardare le persone, a misurare le loro parole coerentemente alle loro azioni, a capire come si comportano quando ci litighi, a non fare promesse, a non volere più parole esagerate, dichiarazioni, che tanto spesso c'è chi si rimangia le cose che dice e allora ci stai peggio che mai.
Lo so io cosa voglio dalla vita, e voglio persone che non ci stiano "tanto per", ma con le quali io veda un futuro, che siano amici o amanti. Non che stiano lì per occupare qualche spazio vuoto, ma che ci siano per accrescermi, per rimanere, per condividere, per scavare a fondo.
Voglio relazioni umane che si basino sull'apertura e sulla curiosità, l'altro giorno mi è capitato di dire a un amico qualcosa mi aveva dato fastidio del suo comportamento e mi ha stupito la sua risposta "non mi sembrava di essermi comportato così, ma se ci sei rimasta male ti chiedo scusa ed eviterò in futuro di farlo", perché sì, è così che funziona. Quando ci si vuole bene e si è adulti ci si viene incontro, si apre la testa, non si urla per avere ragione e basta. E questo è solo uno degli aspetti di genuinità di cui parlo.

Sono stufa delle persone confuse, di chi non sa cosa vuole, di chi vuole solo divertirsi, di chi ha paura di impegnarsi, di fare un passo verso l'altra persona.
Di quelle egoiste, di chi è incapace di dire "ti voglio bene" o qualunque altra cosa bella, come se dirle li rendesse in qualche modo inferiori invece che il contrario; sono stufa di chi pensa che piangere e star male siano sintomi di debolezza, e di chi va in panico di fronte alla malinconia, di chi non sa accettare i no.
Sono stufa di chi non ha passione né curiosità, di chi quando gli parli di qualcosa che ami ti risponde "a me fa schifo" o cambia la tua canzone preferita alla radio perché non gli piace. Voglio persone intorno che facciano mille domande, che vogliano sapere, conoscere, scoprire. Che amino la passione, la vita, il mondo, le persone e che siano gentili e attente. 
Basta, basta con la negatività, io non ce la faccio a stare vicino a chi si lamenta sempre di tutto e trova il male ovunque, ho bisogno di qualcuno che la mattina alle otto mi svegli e mi porti a vedere un posto nuovo, o a fare qualcosa di mai fatto e che ci spaventa.
Ho bisogno di persone anche completamente diverse da me, ma che non smettano mai di farmi interrogare su me stessa e sulle mie convinzioni, che mi spieghino per ore il loro punto di vista e con le quali potrei fare lo stesso, per trovare punti in comune, per crescere insieme.
Voglio accanto persone che sognano e che sono coraggiose.
Non ho bisogno di chi non ride mai, piuttosto merito qualcuno che nel momento di maggior bisogno corra da me per supportarmi, per esserci, perché io lo farei, ci sarei.
E penso che alla fine amare sé stessi non sia altro che il riconoscere di meritare lo stesso amore che si sa dare con tanta spontaneità e naturalezza.