lunedì 21 luglio 2014

Coerenza

Mi stupisco sempre, tutte le volte di come sia pieno il mondo di persone incapaci di essere chiare e coerenti, cosa che però, quando trovo, non lascio scappare.
Una volta ero molto incline a fidarmi, a buttarmi ugualmente anche se vedevo che la situazione sarebbe andata al 99% male, a vedere il buono dove non esisteva, o meglio dove non voleva esistere.
Perché il fatto è che se non vuoi mostrare il tuo bello a qualcuno, allora devi avere il rispetto di dirglielo senza bisogno di illudere per ottenere ciò che vuoi (che magari avresti avuto comunque).
Una persona che mi piaceva molto una volta, uscì con me, parlò con me per ore, mi portò a vedere il panorama di tutta Firenze al tramonto, andammo a piazzale Michelangelo insieme e poi come al solito sparì nel nulla, come un vigliacco, lasciandomi a chiedermi se avevo sbagliato qualcosa.
Ma non si tratta di sbagliare, si tratta di avvertire una certa scintilla oppure di non avvertirla, un certo qualcosa che ti fa immaginare un futuro insieme, che ti fa desiderare solo quella persona al tuo fianco, non importa quanto sia imperfetta. Se non c'è, non c'è. Pace. Ma ditelo!
Ci rimango male, perché dovrei vergognarmene? Ho dei valori, ho dei sentimenti. Sono una persona che non si accontenta, specialmente in amore deve essere tutto come dico io, specialmente adesso che ho capito perfettamente che tipo di persona voglio evitare in futuro.
Voglio chi mi rispetta, che sia sincero anche quando quella verità è dolorosa e potrebbe ferire più chi la dice che chi la ascolta. Voglio qualcuno che riconosca il mio valore, che mi voglia bene come persona, e non solo come fidanzata. Che mi capisca, mi conosca e si fidi, perché sa che non potrei mai essere capace di tradire, di mentire.
Poi spesso ci sono pure quei periodi in cui preferisci la tua libertà, in cui preferisci stare da sola piuttosto che rituffarti subito in qualcosa per noia e mancanza d'affetto, l'ho fatto una volta e mi è servito per capire che certe cose sono sbagliate, che la tristezza, la mancanza e la frustrazione vanno affrontate nel silenzio della propria solitudine, vanno capite e poi lasciate stare, a quel punto vai avanti e dimentichi tutto tranne ciò che ti ha insegnato, come le materie a scuola.
Ho trovato chi è stato sincero e mi ha detto cosa vuole da me, senza infarcirmi tutto con dolci paroline, solo chiarezza. Non stiamo insieme, non ci interessa, è bello così. Ci rispettiamo e ci vogliamo bene, quando siamo da soli ridiamo, ci divertiamo, e quando siamo con altre persone siamo lì dove dovremmo essere, a goderci i nostri amici, i nostri interessi senza struggersi per altro.
I legami giusti, che siano d'amore, di amicizia o di amicizia con qualcosa di più, hanno bisogno di sincerità, maturità e coerenza.
I legami giusti sono dirsi le cose come stanno, così che l'altra persona non si faccia aspettative, non si illuda, non soffra e non cerchi parole nascoste dietro quelle che ci sono.
I legami giusti sono quelli che aggiungono, che arricchiscono ma che non ti fanno mai, mai sentire impotente quando sei lontana da quella persona; i legami giusti sono farciti di rispetto reciproco e coerenza, non di possessività, egoismo e cattiveria.

So accettare un rifiuto, so lasciar perdere chi non mi tratta nel modo giusto, chiedo solo di parlare, di dire ciò che pensate, perché io non mi diverto a interrogarmi sul perché dei vostri comportamenti, sul perché delle vostre azioni o dei vostri gesti. Io non mi diverto ad aspettare una telefonata o un messaggio che non arrivano mai, a chiedermi ansiosamente perché mi mettete all'ultimo posto nella vostra routine. Voglio solo stare tranquilla e in pace, voglio coltivare i miei rapporti affettivi come si curano i fiori, prendendomene cura e facendoli sbocciare, voglio tirare fuori il meglio da chi mi è accanto, renderlo felice, e se fallisco pazienza, vorrà dire che il posto di quella persona è altrove.
Spesso per apprezzare veramente una montagna bisogna arrivare fino alla sua cima, è vero, ma preferisco chi si rende conto che il panorama non gli piace e torna indietro, piuttosto che chi continua scocciato perché 'ormai è lì', e quando arriva è solo stanco e sofferente e riesce solo a odiare lo spettacolo che ha davanti. 
Preferisco la debolezza di chi è sincero, alla finta forza di chi vuol apparire grande e poi a conti fatti è più piccolo di una formica.

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