venerdì 5 maggio 2017

Non leggiamo e scriviamo poesie perché è carino

...noi leggiamo e scriviamo poesie perché siamo membri della razza umana. E la razza umana è piena di passione. Medicina, legge, economia ingegneria sono nobili professioni, necessarie al nostro sostentamento. Ma la poesia, la bellezza, il romanticismo, l'amore, sono queste le cose che ci tengono in vita. (L'attimo fuggente)
da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/frasi-film/l/l-attimo-fuggente-%281989%29/citazione-23342>Gli esseri umani hanno bisogno dell'arte. E se il professor Keating non vi basta ve lo dicono anche i migliori filosofi del mondo, è il modo più puro che la nostra anima ha di staccarsi per un po' da questo corpo terreno e giungere al divino, in quella dimensione che ci fa dimenticare ogni altra cosa. Abbiamo bisogno della creatività, abbiamo bisogno di tutta l'intera gamma di emozioni umane perché è grazie a loro che creiamo, che cresciamo, che evolviamo.
Cessiamo di essere umani quando ci ritroviamo con gli occhi chiusi ad ascoltare una musica al pianoforte, vediamo un quadro particolarmente bello, un fiore nella sua piena bellezza o qualsiasi cosa sia capace di farci venire la pelle d'oca. Ci trasportiamo per qualche secondo in un mondo lontano dal nostro dove conta solo la sensibilità, perché è la sensibilità a renderci superiori, diversi, è la sensibilità a determinare la nostra perfettibilità, ed è a essa che dovremmo aspirare. Una persona che si definisce già completa non è perfettibile, ha dei limiti, non ha margine di crescita. Una persona che non si lascia andare all'estremo dolore o all'estrema felicità, anche a costo di sembrare stupida, non creerà mai qualcosa di immortale e indimenticabile.
Stimo molte persone. Stimo Chimamanda Adichie perché parlando mi ha commossa, perché dice che nessuno di noi è una sola storia, che ce ne siano sempre infinite e che non dovremmo mai cercare una definizione ma tante, tante sfumature bellissime e colorate perché siamo migliaia di cose. Pensa se fossimo tutti un colore, ci stuferemmo subito gli uni degli altri, saremmo in costante ricerca di stimoli nuovi, saremmo sempre infelici, perché tutti si assomiglierebbero, ci sarebbero migliaia di doppioni, non potremmo mai guardare una persona e pensare di amarla, perché una volta scoperta sai che non ci sarà mai nient'altro che quello. Chimamanda mi ha insegnato anche a cercare i motivi profondi delle cose, delle idee, a chiedere sempre il perché di tutto, soprattutto delle cose che non si capiscono.
Stimo i miei amici più stretti, più intimi e cari perché mi hanno insegnato l'importanza di sapersi vivere i sentimenti al massimo, senza mai vergognarsene, quelli che mi dicono "piangi, piangi e poi crea" e così faccio ogni giorno scrivendo, buttandomi in cose nuove, dicendo di sì a tutto ciò che mi spaventa.
Stimo le persone con cui ho parlato poche volte e che hanno visto in me un universo intero, che non hanno avuto paura di dirmi quanto io sia bella, intelligente, degna di ammirazione.
Stimo il mio insegnante di teatro perché mi ha insegnato a urlare e non avere paura, stimo la mia psicologa perché mi ha fatto capire che in me c'è molto di più di quello che pensavo e che mi ha insegnato l'importanza di far valere le mie idee.
Stimo me perché non mi fermo mai, non mi butto mai giù, perché creo continuamente, perché so ascoltare, perché odio i limiti, perché mi so emozionare e perché sono sempre spaventata da qualcosa ma questo non mi ha mai fermata dal rimboccarmi le maniche e dimostrarmi più forte di tutto.
Stimo le persone che ancora ti chiedono "come pensi che finirà il mondo, con i robot o con gli zombie?", oppure "qual è il tuo più bel ricordo di quando eri piccola?" oppure "perché ti sei comportata così?"
Stimo le persone che lottano sempre contro i propri demoni, perché ce l'hanno tutti, che si alzano la mattina e si rifanno il letto, poi cantano una canzone, poi scrivono paginate di pensieri, poi escono, studiano, fanno. Io stimo chi fa, chi si sforza, chi ci prova.
Siamo esseri umani. Abbiamo bisogno dell'arte, abbiamo bisogno di libertà, quella stessa libertà che abbiamo guardando un quadro, un cielo stellato, la persona che amiamo, una qualsiasi canzone. Siamo colorati, pieni di sfumature, pieni e basta. È bellissimo sentirci, sentire gli altri come ci sentiamo noi.
È bellissimo, pericoloso, rischioso, terrificante ma ripaga sempre.
Perché noi prima di tutto siamo arte, e la meraviglia dell'arte è che ti fa sempre sentire qualcosa.

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